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Presentazione del libro di Massimo Bignardi

bignardi    Dopo gli incontri con il prof. Dario Valli (responsabile dei Laboratori didattici del MIC – Museo Internazionale della Ceramica di Faenza) e il dott. Silvano Trevisani, (scrittore e giornalista professionista) che hanno aperto i battenti dei TALKinCRAC, nel recente spazio artistico-culturale Crac-Puglia (Centro di Ricerca  Arte Contemporanea) a Taranto, prosegue la programmazione di un nuovo appuntamento che vedrà ospite, venerdì 4 agosto 2017, alle ore 19.00, il prof. Massimo Bignardi, storico e critico d’arte, nonché docente presso il Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena, con il suo saggio  “Autoritratto urbano. Luoghi tra visione e progetto” (Mimesis Edizioni, 2017).

     Con questo terzo appuntamento di TALKinCRAC, incontri con la partecipazione di noti autori, si vuole  ancora una volta, stigmatizzare una serie di esperienze costruttive e di confronto con realtà diverse e attivare nel contempo, un serrato dialogo e scambio di opinioni.

     Il saggio di Bignardi  “Autoritratto urbano. Luoghi tra visione e progetto”, è un significativo spaccato di realtà sulla “città-ambiente”: “La città fa da sfondo alle prospettive che l’arte disegna al suo futuro; una città “ambiente”, dunque non solo architettura, bensì misura di relazioni che s’intrecciano come trame del vissuto quotidiano, intercettando nuovi spazi all’esistenza, nuovi luoghi all’immaginazione sociale. La città, per Bignardi, è un unicum che l’autore rilegge come un autoritratto dal quale difficilmente si possono staccare delle parti, circoscrivere o, peggio ancora, isolare tra loro i segni del tempo, della sua lenta metamorfosi che consegna la città al presente.”

     Il saggio sarà presentato dal prof. Roberto Lacarbonara, critico e docente all’Accademia di Belle Arti di Lecce. All’incontro interverrà Giulio De Mitri, artista presente nel saggio dell’autore.

     L’occasione sarà propizia, anche, per visitare le tre mostre – “Lungo il Parco del bidente, progetti e installazione nel Parco Sculture di Santa Sofia”; “Ritorno di Spagnulo a Taranto, opere e immagini dell’artista al lavoro”; “Collezione permanente del progetto d’artista” – presenti negli spazi del CRAC-Puglia e prorogate sino al 20 settembre p.v.

     Massimo Bignardi è docente di Storia dell’arte contemporanea e di Arte ambientale e architettura del paesaggio presso l’Università di Siena ove ha diretto, per diversi anni, la Scuola di Specializzazione in Beni storico artistici. Sull’argomento di recente ha pubblicato i volumi Praticare la città. Arte ambientale, prospettive della ricerca e metodologie d’intervento (2013) e Casciello. I “luoghi” dell’arte (2015) e ha collaborato alla raccolta di saggi Arte, città, territorio (2016).

Presentazione di “Ombre sulla città perduta”, nuovo libro di Silvano Trevisani

trevisani     Lunedi 31 luglio verrà presentato presso il CRAC Puglia/Centro di Ricerca Arte Contemporanea, sito in Corso Vittorio Emanuele II n.17, a Taranto, il nuovo lavoro di Silvano Trevisani, dal titolo “Ombre sulla città perduta”. Modererà l’incontro la Prof.ssa Josè Minervini, mentre le letture di alcuni brani del libro saranno a cura di Mario Calzolaro.

     Trevisani narra la vicenda di Andrea, geometra di ventinove anni dalle vocazioni culturali represse e dalla scarsa reattività, che ha perso il suo lavoro precario in una ditta del subappalto dell’Arsenale nuovo della Marina Militare di Taranto, la stessa mattina in cui la città, per una sconcertante coincidenza, è stata svegliata da un’esplosione che ha ucciso due persone nell’Arsenale vecchio, sul Mar Piccolo.
Sullo sfondo la città di Taranto, già provata dai suoi storici problemi: inquinamento e malattie derivanti, disoccupazione industriale, sistematico saccheggio delle vestigia storiche, deterioramento inarrestabile del prezioso centro antico. E non sono i soli problemi che attanagliano la comunità: tra questi l’ingombrante presenza della Marina militare, che da un secolo e mezzo ne decide i destini.

     Silvano Trevisani, giornalista professionista, è caporedattore del settimanale Nuovo Dialogo e direttore della rivista culturale l’Officina-Laboratorio delle culture e delle storie. Ha collaborato con Repubblica Bari e l’Osservatore Romano, ed è stato responsabile delle pagine culturali del Corriere del giorno di Puglia e Lucania. Ha scritto molti saggi di storia, arte, critica, letteratura, oltre a libri di narrativa e poesia. Suoi Michele Pierri e Alda Merini-Cronaca di un amore sconosciuto, L’altra vita delle parole, Creatività e inclusione, e un saggio per il catalogo De Chirico e la Metafisica del Mediterraneo.

“Giocare con la ceramica”, incontro con Dario Valli del MIC di Faenza

valli     Giovedì 20 Luglio 2017, alle ore 18.30, CRAC Puglia ospita DARIO VALLI, Responsabile Laboratorio didattico del MIC – Museo Internazionale della Ceramica di Faenza.

     Nell’ambito del programma TALKinCRAC, si terrà la conversazione “GIOCARE CON LA CERAMICA: EVOLUZIONE DI UN METODO INNOVATIVO. Osservazioni su una prassi metodologica attraverso gli stereotipi tecnologici, morfologici e decorativi ricorrenti nella ceramica, per riflettere sulla didattica museale come momento educativo”.

     Da sempre attiva nell’ambito della didattica artistica e museale, la Fondazione Rocco Spani ONLUS e il neonato CRAC Puglia avviano un ciclo di incontri finalizzati al confronto sulle buone pratiche di partecipazione, coinvolgimento e sviluppo della creatività nel contesto museale, con particolare attenzione all’utenza infantile. Il caso del MIC di Faenza, tra le maggiori eccellenze italiane nella proposta laboratoriale e didattica sui linguaggi del contemporaneo, trova nella lavorazione della ceramica uno strumento attivo capace di generare modelli innovativi nella trasmissione di conoscenza e pratica artistica.

     Il laboratorio “Giocare con la Ceramica” all’interno del MIC nasce nel 1979 da un’idea di Gian Carlo Bojani, allora direttore, grazie alla collaborazione con il maestro Bruno Munari. Dal 1997 il laboratorio è condotto da Dario Valli e Maria Grazia Gordini proseguendo la sperimentazione sui materiali ceramici; sperimentazione che nella realtà quotidiana è affidata ai bambini e agli artisti che praticano il laboratorio.

Giovedì 20 luglio 2017, ore 18.30
Dario Valli. Giocare con la ceramica: evoluzione di un metodo innovativo

PROROGA MOSTRE IN CORSO
Si comunica che le mostre in corso “Lungo il Parco del Bidente”, “Giuseppe
Spagnulo. Ritorno a Taranto” e la collezione permanente sono prorogate fino al 31
luglio. Nel mese di Agosto il CRAC è visitabile solo su appuntamento.
Orari di apertura Luglio: Mart-Ven 9.00-13.00, 18.00-20.00
Info: Tel / Fax 099-4713316 / 348 3346377 / 334 7921142 / rocco.spani@gmail.com

Inaugurazione del CRAC Puglia – Centro di Ricerca Arte Contemporanea

Opening_CRACVenerdì 9 giugno 2017, alle ore 19.00, avrà luogo l’inaugurazione del CRAC Puglia – Centro di Ricerca Arte Contemporanea, nuovo spazio espositivo dedicato alla ricerca e progettazione sui linguaggi del contemporaneo, nonché sede dell’Archivio Storico Nazionale del Progetto d’Artista “PIANO EFFE”.
Il CRAC Puglia, istituito dalla storica Fondazione Rocco Spani onlus (operante da oltre trent’anni nel campo della ricerca e della didattica artistica per l’infanzia), con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, rappresenta l’avvio di un piano di documentazione sull’arte contemporanea, focalizzandosi primariamente sugli strumenti metodologici del disegno, dello studio preparatorio e della pianificazione di teorie e prassi della produzione artistica. Un impegno che guarda al processo – prima che al prodotto/opera – e che agisce come incubatore di azioni e interventi sul territorio.
La sede del CRAC Puglia, è ubicata nel centro storico di Taranto, nell’ex Convento dei Padri Olivetani (sec. XIII) in Corso Vittorio Emanuele II n.17, primo piano, ospita la collezione dell’Archivio Storico Nazionale del Progetto d’Artista “PIANO EFFE”, già avviata nel 2015 con la presenza di disegni e progetti di storici autori, da Alviani a Beuys, da Carrino a Spagnulo, da Mainolfi a Munari, da Pascali a Sordini ecc. (www.pianoeffe.it).
In occasione dell’inaugurazione, il CRAC propone due mostre e due pubblicazioni:
GIUSEPPE SPAGNULO. Ritorno a Taranto
“A un anno dall’improvvisa scomparsa di Giuseppe Spagnulo sono dedicati all’artista un volumetto di fotografie e un’emozionante mostra/omaggio. Entrambi prendono le mosse da ARSenale Mediterraneo per le arti contemporanee, diretto da Giulio De Mitri, un evento avvenuto oltre dieci anni fa. Giuseppe Spagnulo, nell’ambito della vasta e articolata iniziativa e all’interno della sezione Genius loci / Ritorno da grandi, fu protagonista di un seminario di tre giorni, con gli artigiani di Grottaglie e con venti studenti dei bienni specialistici delle accademie di belle arti di Bari, Foggia, Lecce e Catanzaro, seguito da un incontro pubblico nel Museo Nazionale Archeologico di Taranto condotto da Bruno Corà. Oggi, a distanza di tanti anni, riemergono dal passato gli scatti fotografici che documentarono quei giorni. Quell’evento segnò un momento del rinnovato rapporto di Giuseppe Spagnulo con la sua città natale e le fotografie di Danilo De Mitri forniscono testimonianza dell’artista mentre trasmette la propria sapienza del lavoro a nuove generazioni durante il seminario didattico, mentre realizza alcuni lavori e disegni e mentre espone il proprio pensiero in riflessioni e questioni suscitate dalla sua opera” (Aldo Iori).
In mostra saranno esposti cinque disegni progettuali di Giuseppe Spagnulo (tra cui
quello realizzato a Taranto nel 2006) e il reportage fotografico di Danilo De Mitri realizzato in occasione del medesimo incontro-workshop.
Il catalogo, edito da Gangemi, ospita oltre cinquanta immagini del maestro al lavoro, fotografie di Danilo De Mitri e contributi critici di Bruno Corà, Aldo Iori e Roberto Lacarbonara.
LUNGO LE ACQUE DEL BIDENTE, Progetti e installazioni nel Parco Sculture di Santa Sofia
La sezione del CRAC Arte & Ambiente – dedicata alla relazione tra opera e spazio di esistenza (urbano e non, pubblico e privato) – ospita una mostra che accoglie ciò che l’economia del territorio definisce “best practices”, insieme di prassi strutturate ed esemplari per la collettività. Si tratta di una raccolta dei progetti del Parco Sculture di Santa Sofia (FC), concepito e supportato da Renato Barilli, Fabio Cavallucci e Claudio Spadoni sin dal 1992 allorquando il preesistente Premio Campigna giungeva alla XXXVI edizione. In quel momento il premio di pittura e scultura della piccola città romagnola viveva la sua raggiante metamorfosi, configurandosi come una proposta artistica ambientale, rivolta alla città e al sentiero del Bidente, il fiume che la attraversa. La mostra dei disegni progettuali, curata da Renato Barilli, con cui si avvia un ragionamento volto ad indagare numerosi esempi di intervento pubblico avviati sul territorio nazionale e internazionale, vuole evidenziare la natura programmatica ma al contempo entropica del “mestiere” artistico. Poiché, se non vi è opera senza una opportuna traduzione del pensiero in una logica coerente ed organica, in una grammatica della materia e in una sintassi delle forme, allo stesso tempo il disordine, l’incoerenza, l’instabilità e la mutabilità insistono ed intervengono sui processi trasformandoli imprevedibilmente.
In mostra i disegni progettuali (e le relative immagini delle opere ospitate a Santa Sofia) degli artisti: Nicola Carrino, Cuoghi Corsello, Giulio De Mitri, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Eliseo Mattiacci, Hidetoshi Nagasawa, Chiara Pergola, Anne e Patrick Poirier, Francesco Somaini, Mauro Staccioli.
Il catalogo, edito da Gangemi, ospita studi preparatori e opere degli artisti nonché contributi critici di Renato Barilli, Caterina Mambrini e Roberto Lacarbonara.
Le due mostre resteranno aperte sino al 30 giugno p.v.
Orari di apertura: Mart-Ven 10.00-13.00, 16.00-19.00
Info: Tel / Fax 099-4713316 / rocco.spani@gmail.com

Pasqua 2017, bambini e ragazzi della Fondazione impegnati in un intenso programma all’insegna dell’arte

masaccio     Anche quest’anno, nelle strutture educative della Fondazione, si stanno realizzando molteplici eventi, iniziative e manifestazioni culturali e sociali all’insegna della festa, solenne e gioiosa della Pasqua.

     Il progetto, “Pasqua 2017: tutti insieme per un mondo di pace e per una cultura dell’amore”, giunto alla sua trentesima edizione, è realizzato con la collaborazione di educatori, animatori e volontari della Fondazione e si articola in diversi momenti: dal ramoscello d’ulivo (Festa delle Palme) alla Pasqua, festa di Gesù che risorge dalla morte. Festa della pace, della riconciliazione e della gioia.

    Bambini e ragazzi, partecipanti a questo importante progetto, stanno vivendo con impegno l’intero programma didattico-artistico-culturale.

     Il progetto propone e dedica, nelle diverse segmentazioni del programma, un’attenzione principale ai cinque sensi: bambini e ragazzi sperimenteranno il potenziale plurisensoriale della propria creatività, tra cognitivo ed emozionale. Un fil rouge che condurrà i minori – guidati dall’esperta di Didattica dell’arte dott.ssa Amelia Lasaponara alla realizzazione di elaborati e manufatti diversi e nuovi, che sottolineeranno il tema pasquale, offrendo agli stessi, attraverso antichi segni e simboli, significativi momenti di riflessione e di ulteriore crescita sociale e culturale.

     Con il tatto realizzeranno le dodici stazioni delle Via Crucis, piccole sculture in argilla, esplicito riferimento alle “sculture dell’anima” del maestro Alberto Giacometti.

     Con l’udito, bambini e ragazzi, ascolteranno musica e canti della tradizione popolare tarantina e due cantautori contemporanei: Vinicio Capossela ed Angelo Branduardi, che hanno esorcizzato, con canzoni allegoriche, giocose e divertenti la morte e inneggiato la rinascita. Al termine dell’ascolto, i minori, parteciperanno a un laboratorio di scrittura, realizzando un lavoro collettivo.

     Con il gusto, bambini e ragazzi, realizzeranno (con il contributo di un antico ricettario e con la pasta di sale colorata) leccornie della tradizione pasquale: uova sode, scarcelle, taralli, ecc. Mentore artistico l’opera scultorea del maestro americano Claes Oldenburg.

     Con l’olfatto, bambini e ragazzi, viaggeranno nel mondo degli odori, evocando ricordi. Su un piccolo notes annoteranno memorie ed emozioni, scaturite dal gioco dei profumi. Riferimento specifico all’opera dell’artista brasiliano Ernesto Neto, che utilizza spezie macinate (pepe, cumino, chiodi di garofano, zenzero, curcuma), essenze che coinvolgono pienamente l’olfatto, evocando sapori e ricordi.

     Con la vista, per concludere, bambini e ragazzi osserveranno immagini di opere d’arte del passato, inerente la Pasqua: da “L’ultima cena “ di Leonardo da Vinci alla “Crocifissione” del Masaccio, alla “Resurrezione” di Raffaello, catturando così segni e simboli, sia della morte che della resurrezione, realizzando autonomamente un manufatto, unitamente a messaggi augurali.

     Un programma all’insegna dell’arte e della comunicazione visiva, per costruire, in questo particolare periodo, momenti indelebili che stigmatizzano una vera e propria riflessione sul concetto tanto amato dalla Fondazione: “tutti insieme per un mondo di pace e per una cultura dell’amore”.

Segni di luce, rassegna di arte sacra contemporanea

LOCANDINA SEGNI DI LUCE     Prenderà il via, domenica 18 dicembre alle ore 18.30 – nell’ambito della terza edizione del “Natale nell’Isola…”, ovvero, nel centro storico di Taranto – la rassegna di Arte Sacra contemporanea intitolata Segni di luce, promossa ed organizzata dall’Associazione culturale “Terra” e dalla Fondazione Rocco Spani Onlus di Taranto, due istituzioni operanti da anni nel borgo antico di Taranto, nello specifico campo culturale, sociale ed educativo.

La rassegna Segni di luce si terrà nelle sale del MuDi (Museo Diocesano di Arte Sacra), già sedestorica del Seminario Arcivescovile (XVI sec.) di Taranto. La rassegna di Arte Sacra contemporanea, progettata site specific dal prof. Giulio De Mitri, affermato artista pugliese, e curata dal critico e storico dell’arte dott.ssa Sara Liuzzi, annovera la presenza di unvalido quartetto di artisti calabresi, appartenenti a formazione, linguaggi e a due diverse generazioni: Lucia Rotundo e Maria Teresa Sorbara artiste-docenti, con un rilevante background culturale. Caterina Rotella e Antonio Tolomeo, invece, due giovanissimi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e creativi emergenti.

“Gli artisti, con le loro opere – come afferma la curatrice, nella presentazione in catalogo – ci
condurranno nell’infinito mistero della luce. Un prezioso evento che fa trasparire il messaggio, invitando il fruitore alla riflessione. (…) Una mostra singolare che si pone come obiettivo quello di riaccendere l’attenzione sugli aspetti iconici e aniconici dell’Arte Sacra contemporanea, attraverso linguaggi essenziali e trasparenti, che vadano oltre l’effimero, per una nuova lettura che esprima trascendenza nello spirito del Sacro”.

All’inaugurazione interverranno i proff. Antonio Basile, critico e docente di Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Lecce, Giulio De Mitri, artista e docente di Tecniche e tecnologia delle arti visive all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e il dott. Silvano Trevisani, critico e direttore della rivista “L’Officina, Laboratorio delle culture e delle storie”.
Accompagna la mostra un significativo catalogo edito da Print Me, per la Collana di Arte
Contemporanea IMAGO, diretta da Sara Liuzzi, contenente testo istituzionale, critico, apparato iconografico e note biografiche sugli artisti.

Brevi note biografiche degli artisti:

Caterina Rotella (Catanzaro, 1992). Si è diplomata al Liceo Artistico Statale “G. De Nobili” di Catanzaro. Laureanda all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Ha sperimentato nel corso degli anni diversi linguaggi. Opera prevalentemente nell’ambito dell’installazione ambientale, utilizzando materiali tessili e fibre sintetiche. Ha esposto in diverse mostre e collettive, si segnalano le più recenti:
2016, Catanzaro Design Week (a cura di Giuseppe Anania e Domenico Garofalo), Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro; 2016, Sottobraccio (a cura di Rossana Bucci e Oronzo Liuzzi), Museo della città e del territorio, Corato (BA); 2016, CrossingOver (a cura di Simona Caramia), Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro; 2016, Connessioni (a cura di Lara Caccia), Lo Studiolo Home Gallery, Pizzo (VV); 2016, Questioni di carta (a cura di Simona Caramia), Banca d’Italia, Catanzaro; 2016, Sonore Alchimie, le pietre parlano (a cura di Lara Caccia), Centro Storico di Davoli, Catanzaro; 2015, Premio Internazionale Limen Arte, VII edizione, sezione giovani artisti (a cura di Lara Caccia), Complesso Valentianum Vibo Valentia; 2015, Motorhead Art 2519 – la sostanza che attiva lo sguardo (a cura di Simona Caramia, Giuseppe Negro e Raffaele Simongini), Museo Marca, Catanzaro; 2015, Il maestro presenta l’allievo: VII edizione del premio nazionale “Ugo Guidi” (a cura di Enrica Freviani), Villa Schiff-Giorgini, Massa Carrara; 2015, Il padrone dell’Acqua, premio nazionale Carlo Levi, III edizione, Museo Archeologico Nazionale, Eboli (SA); 2015, Gnòsis. A confronto con il sacro (a cura di Roberto Lacarbonara), Palazzo Ulmo, nell’ambito di Mysterium Festival, Taranto; 2015, ComunicART: REBIRTH 2015, con il patrocinio di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella, Piazza Matteotti, Piazza Roma, Piazza Prefettura, Catanzaro.

Lucia Rotundo (Catanzaro, 1974). Ha compiuto studi artistici che ha completato all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. È docente di Disegno all’Accademia di Belle Arti “Fidia” di Vibo Valentia. Opera con il linguaggio della scultura, utilizzando materiali naturali e artificiali. È invitata a rassegne nazionali ed internazionali: IX Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, ex-Mattatoio, Roma; Drink Helleborus, Museo di Allotropya, Antikyra, Grecia. Espone in mostre personali e collettive, tra le più recenti: 2016; Shekinah. Giubileo straordinario degli artisti (a cura di L. Caccia), Complesso Monumentale
del San Giovanni, Catanzaro; Mater Dei. Dal mistero rivelato a maternità come essenza (a cura di R. Coltrini, A. Morandi), “LeonesiArte”, Leonesia Fondazione Vittorio Leonesio, Mura Puegnano del Garda (BS); Contaminazioni Identitarie (a cura di L. Argentino, S. P. Catena), Galleria Circuiti Dinamici, Milano; Nutrimenti 18 presenze nell’arte contemporanea (a cura di S. Liuzzi), Palazzo Pantaleo (XVIII sec.), Taranto; Artedonna IX (a cura di M. Tarantino e M. Vinellla), Galleria Spaziosei, Monopoli (BA); Iside e la Wunderkammer della fertilità (a cura di D. Sacquegna), Palazzo Vernazza, Lecce; Avanguardia. Olio per il futuro (a cura di L. Caricato), Expo Milano, Palazzo delle Stelline, Milano; 2015: Lucia Rotundo/Abitare la natura (a cura di L. P. Finizio e G. Valentino), Museo Civico di Taverna, Taverna (CZ); Premio Internazionale Limen Arte 2015 VII edizione (a cura di G. Bonomi, L. Caccia, G. Di Genova, V. Le Pera), sez. Maestri di Calabria, Complesso Valentianum, Vibo Valentia (CZ); Ibridi&Simili. Mostra Internazionale di libri d’artista e della piccola editoria (a cura di A. Baglivo e V. Pinto), Biblioteca Provinciale di Salerno, Salerno; L’aria è di nuovo azzurra e potrò mettermi a dipingere. Premio Carlo Levi (a cura di T. de Palma), Chiostro del Museo Archeologico di Eboli (SA); Tra le pieghe del Sacro. Due presenze femminili nell’arte contemporanea: Lucilla Catania/Lucia Rotundo (a cura di P. Aita), Chiesa di Sant’Andrea degli Armeni, Taranto; 2014: La Natività nell’Arte Contemporanea (a cura di R. Lacarbonara), Ipogeo Palazzo “Galeota”, Taranto; Chiesa degli Angeli, Progetto “El Milagro”, Argentina, a cura della Fundacion Museo del Parco, Portofino; IX Biennale d’Arte Contemporanea “Rocco Dicillo”, Palazzo Municipale, Triggiano (BA); Acqua, a cura di L. Madaro, Museo MUST, Lecce; Stone (a cura di L. Anelli), Masseria Torre di Nebbia, Corato (BA).

Maria Teresa Sorbara (Vibo Valentia, 1979). Ha compiuto studi artistici che ha completato all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro conseguendone il Diploma Accademico di primo e di secondo livello in Arti visive e discipline per lo spettacolo, indirizzo Scultura. È Docente di Plastica Ornamentale al Liceo Artistico Statale “Canbiani” di Bustarstizio (VA). La sua ricerca si sviluppa con il linguaggio della scultura e dell’installazione ambientale. La sua recente poetica si esprime tra impegno sociale, ecologico e ambientale. Utilizza per i suoi lavori materiale naturale (semi di grano, terra, tronchi ecc.) ed elementi artificiali (plastiche, resine, e leganti). I suoi lavori ci trasmettono il fascino dell’archetipo, ovvero gli elementi primari, quali strumenti di salvaguardia della natura. Tra le mostre personali, collettive e di gruppo si segnalano le più recenti: 2016, Pinetum 01 Farparte, Villa Gaeta, Montevarchi (AR); 2014, Kraino: venticinque giovani artisti, MUST, Museo storico della città di Lecce; 2016, NutriMenti (a cura di Sara Liuzzi), Palazzo Pantaleo, Taranto; 2015, Gnòsis. A confronto con il sacro (a cura di Roberto Lacarbonara), Palazzo Ulmo, nell’ambito di Mysterium Festival, Taranto; 2013, Percorsi in Città, Forme e Segni, Primo premio Acquisizione città di Catanzaro, Villa Trieste, Catanzaro; 2013, Primo premio al concorso Shopping bag, Galleria Vittoria Roma; 2013, II Biennale Wood Sculpture Contest Sila, Sorbo San Basile (CZ); 2013, Libero Libro Essegi, Open Space, (CZ); 2012, Premio internazionale Limen Art, Palazzo Comunale E. Gagliardi (VV); 2012, Il Maestro presenta l’allievo, Villa Schiff, Giorgioni, Montignoso (MS); 2011, Zone Scoperte III/2, omaggio all’Italia, Museo Fondazione Vincenzo
Crocetti, Roma. Antonio Tolomeo (Catanzaro, 1993). Si è diplomato al Liceo Artistico “G. De Nobili” Statale di Catanzaro. Nel 2016 ha conseguito il diploma Accademico in Pittura, all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. La sua ricerca si sviluppa in diversi ambiti, dalla scultura all’installazione ambientale, attraverso l’utilizzo di materiali leggeri, poveri e trasparenti. Ha partecipato a diverse mostre e collettive, si segnalano le più recenti:
2016, Catanzaro Design Week (a cura di Giuseppe Anania e Domenico Garofalo), Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro; 2016, Fiarte Granada, VII edizione della Fiera Internazionale di Arte Contemporanea, Centro Municipal De Cultura,
Churriana de la Vega (Spagna); 2016, Questioni di carta (a cura di Simona Caramia), Banca d’Italia, Catanzaro; 2015, ComunicART: REBIRTH 2015 (a cura di Simona Caramia), con il patrocinio di Cittadellarte Fondazione Pistoletto di Biella, Piazza Matteotti, Piazza Roma, Piazza Prefettura, Catanzaro; 2015, Premio Internazionale Limen Arte, VII edizione, sezione
giovani artisti (a cura di Lara Caccia), Complesso Valentianum Vibo Valentia; 2015, Motorhead Art 2519- la sostanza che attiva lo sguardo (a cura di Simona Caramia, Giuseppe Negro, Raffaele Simongini), Museo Marca di Catanzaro; 2015, Fiarte Granada, VI edizione della Fiera Internazionale di Arte Contemporanea, Centro Municipal De Cultura, Churriana de la Vega (Spagna); 2014, Esistenza (a cura di Lucia Mancina), Biblioteca Nazionale, Cosenza; 2013, Libero Libro Essegi, Centro per l’Arte Contemporanea Open Space, Catanzaro.

Segni di luce
Taranto, Museo Diocesano di Arte Sacra
Centro Storico – Vico I Seminario
Inaugurazione 18 Dicembre 2016, ore 18.30
Infoline: 3932204680 – 3204520266
Email: info@associazioneterra.org

Nutrimenti, 18 presenze nell’arte contemporanea

Nutrimenti2016     La Fondazione Rocco Spani è tra gli enti patrocinatori di una interessante mostra di arte contemporanea: nel centro storico di Taranto, nel suggestivo Palazzo Pantaleo (XVIII sec.), venerdì 6 maggio alle ore 18.30, avrà luogo l’inaugurazione della significativa rassegna di arti visive intitolata NutriMenti. 18 presenze nell’arte contemporanea, promossa ed organizzata dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro -Consiglio Provinciale di Taranto- e dalla Fondazione Cultura del Lavoro “C.d.L. G. Colucci”, in collaborazione con la Fondazione Rocco Spani Onlus e l’Associazione di Volontariato “Infanzia e Solidarietà” e patrocinata dal Comune di Taranto, Provincia, Regione Puglia, Università degli Studi di Bari e Lumsa.

La rassegna di arte contemporanea, progettata dal prof. Giulio De Mitri, affermato artista pugliese, e curata dal critico e storico dell’arte dott.ssa Sara Liuzzi, annovera la presenza di diciotto giovani ed affermati artisti del
panorama artistico italiano, provenienti da tutto il territorio nazionale e appartenenti ai più diversificati linguaggi della contemporaneità: illustrazione, pittura, scultura, design, fotografia, installazione e video. Il titolo anticipa l’obiettivo ed il tema della mostra: nutrire la mente attraverso un affascinante percorso artistico-culturale, nello specifico, della ricerca e della sperimentazione visiva. Gli artisti invitati a questa speciale kermesse, nell’ambito della III edizione nazionale di Laboratorio Lavoro, offriranno con le loro opere un prezioso contributo, ovvero farci “toccare con mano” l’arte in tutte le sue molteplici sfaccettature e particolarità espressive, trasmettendoci, inoltre, con i diversi saperi artistici, bellezza, cultura e soprattutto nuove idee.

“L’obiettivo della mostra – come afferma la curatrice – è quello di invitare il potenziale fruitore ad intraprendere un “viaggio” multisfaccettato, una lettura sopra le righe per comprendere e riflettere su ciò che gli artisti -concettualmente eterogenei fra loro- hanno voluto trasmettere attraverso i diversi temi trattati e inerenti al nutrimento culturale, creando, così, un continuo e armonico filo conduttore capace di tessere sinergie diverse sui valori del nutrimento non fisico, ma intellettivo”.
Gli artisti invitati sono: Dario Agrimi, Michele Attianese, Gabriele Benefico, Gennaro Branca, Stefano Cagol, Karmil Cardone, Elisa Cella, Cristiano De Gaetano, Danilo De Mitri, Michele Giangrande, Incredix, Sara Lovari, Paola Mancinelli, Stefania Pellegrini, Jasmine Pignatelli, Giuliano Ricciardi, Lucia Rotundo, Maria Teresa Sorbara.

     All’inaugurazione interverranno il dott. Pietro Panzetta, Presidente della Fondazione Cultura “C.d.L. G. Colucci”, il prof. Cosimo Ianne, Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, il prof. Giulio De Mitri, artista e docente di
Tecniche e tecnologia delle arti visive contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e il dott. Silvano Trevisani, giornalista, critico e direttore della rivista L’Officina. Accompagna la mostra un significativo catalogo edito da Print Me, per la Collana di Arte Contemporanea IMAGO, diretta da Sara Liuzzi, contenente testi istituzionali, critici, apparato iconografico e note biografiche sugli artisti.

NutriMenti. 18 presenze nell’arte contemporanea
Taranto, Palazzo Pantaleo (XVIII sec.)
Centro Storico – Rampa Pantaleo
6 – 29 Maggio 2016
Orari di apertura della mostra: Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00;
Martedì e Giovedì anche il pomeriggio dalle 15.00 alle 17.30.
Previa prenotazione. Info: 3493231837

Alla direttrice delle comunità della Fondazione Rocco Spani la targa “Mimosa d’argento”

Giovanna Tagliaferro "Mimosa d'Argento 2016"     Un importante riconoscimento alla missione pedagogica della Fondazione Rocco Spani è stato conferito nella Giornata inernazionale della donna, martedi 8 marzo, dal Comitato Qualità della Vita di Taranto con la consenga alla direttrice Giovanna Tagliaferro della targa “Mimosa d’argento”, in relazione al grande impegno profuso nelle strutture educative. La cerimonia si è svolta nell’aula magna dell’Istituto Industriale Pacinotti di Taranto dove sono state premiate anche Sadia Abdi, mimosa d’argento 2016, e Edna Adan Ismail. Il Comitato Qualità della Vita nella stessa giornata ha anche organizzato un interessante convegno dal titolo ““La Donna del ‘900, indicate agli studenti come esempi di donne che nel mondo lottano ancora per essere considerate persone ma anche impegnate per la vera parità, la solidarietà e il volontariato”.

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